San Sen Sou Moku

mokuIl giardino giapponese nella tradizione e nel mondo contemporaneo

Sachimine MasuiBeatrice Testini

Questo libro esplora in profondità le caratteristiche essenziali dell’arte del giardino giapponese e le sue potenzialità nel mondo contemporaneo. Dalla descrizione del clima e del territorio, racconta l’origine, la storia, i principi, nonché il rapporto con le altre forme d’arte orientale Con un saggio di Giangiorgio Pasqualotto, e traduzioni inedite di testi di Muso Soseki, Kobori Enshu, Ogawa Jihei, Shigemori Mirei, Horiguchi Sutemi, Saito Katsuo e altri ancora.

con scritti di Giangiorgio Pasqualotto sul Suiseki e di Lorenzo Casadei sul gioco del go come metafora dell’arte del giardino e del paesaggio

Recensioni

Formato: 17 x 24 cm., Pagine: 216 con immagini a colori e in bianco e nero, ISBN: 88-89466-19-7 Prezzo: € 30,00

L’Islam tradizionale nel mondo moderno

IslamSeyyed Hossein Nasr

La traduzione di quest¹opera fondamentale scritta da uno dei più autorevoli studiosi islamici contemporanei, appare oggi più che mai importante.

L’Autore in questo libro che spazia dalla politica, all¹urbanistica, alla gnosi, dà qui una chiave di lettura del fondamentalismo dal punto di vista dell’Islam tradizionale che merita d¹esser meditata da chiunque si interessi alla questione islamica.

INDICE DELL’OPERA – Prefazione dell’autore all’edizione italiana – Prefazione alla prima edizione – Prologo. Cos’è l’Islam tradizionale Parte prima. I molteplici volti della tradizione islamica – I. Il significato spirituale dello jihad – II. L’etica islamica del lavoro – III. Maschile e femminile – IV. Lo sciismo tradizionale nella Persia safavide – Parte seconda. L’Islam tradizionale e il modernismo – V. Una panoramica sull’Islam contemporaneo – VI. L’Islam e il pensiero moderno – VII. Valore e sviluppo nel mondo islamico – Parte terza. Tradizione e modernismo: tensioni culturali – VIII. L’educazione, la filosofia e la scienza islamica – XI. L’istruzione secondo i filosofi islamici – X. Testi tradizionali usati nelle madrasah persiane – XI. La filosofia islamica contemporanea – XII. La filosofia e la pedagogia islamica – XIII. La trasformazione dell’ambiente urbano – XIV. I principi dell’architettura islamica e i problemi urbanistici contemporanei – Parte quarta. Interpreti occidentali della tradizione islamica – XV. Louis Massignon – XVI. Henry Corbin – XVII. Titus Burckhardt – Parte quinta. Postfazione – XVIII. Tendenze attuali e orientamenti del mondo islamico

Con una Nota editoriale su «Cultura tradizionale e anti-tradizione» di Lorenzo Casadei

Recensione

Formato: 13,5x21 cm, Pagine: 400, ISBN: 88-89466-07-3 Prezzo: € 25,00

Lo Specchio del Gesto

Specchio del GestoAnanda Coomaraswamy

Abhinaya Darpana di Nandikesvara

Il breve compendio noto come Lo specchio del Gesto (o della coreutica) nella versione di Ananda Coomaraswamy realizzata in collaborazione con Gopala Kristnayya Duggirala.

 

 

Il linguaggio dei gesti, dei piedi, del volto e delle mani sono svelati nel classico, Abhinaya Darpana di Nandikesvara, che viene fatto risalire ad un’epoca anteriore al XIII secolo d. C.
Questo libro è la traduzione di un antico trattato indù sull’arte del teatro e della danza (l’uno e l’altro sono denominati in sanscrito con la stessa parola, natya); qui si tratta, naturalmente, di un’arte rigorosamente tradizionale, la cui origine è riferita a Brahma stesso e situata all’inizio del Treta-Yuga. In essa tutto ha un significato preciso, e di conseguenza nulla può essere demandato alla fantasia individuale; i gesti (sopratutto i mudra, o segni formati dalle posizioni delle mani) costituiscono un vero linguaggio ieratico, che del resto si ritrova in tutta l’iconografia indù.
                                                                                              René Guénon
(Estratto dalla recensione dell’edizione americana di The Mirror of Gesture apparsa su Le Voile d’Isis nel 1936)

Traduzione di Marianna Biadene

Formato: 13,5x21 cm, Pagine: 176, illustrato, ISBN: 88-89466-34-6 Prezzo: € 16,00

L’altra guerra del Kosovo

L'altra guerra del KosovoIl patrimonio della cristianità serbo-ortodossa da salvare

A cura di Luana Zanella
Sullo sfondo di un conflitto secolare ancora drammaticamente irrisolto nel cuore dell’Europa, in quei Balcani che per caratteristiche geografiche, culturali e religiose sono sempre stati “terra di passaggio”, di scambio, di incontro e scontro tra Oriente ed Occidente, un testo, a più voci, che affronta il tema, cruciale per la cultura europea, della salvaguardia del patrimonio storico, architettonico, monumentale serbo ortodosso, in Kosovo, a rischio di distruzione, nonostante la presenza delle forze multinazionalidi pace in quell’area dove la popolazione serba vive nelleenclaves e la convivenza con la maggioranza albanese sembra ancora una chimera.
Uno sguardo sull’arte grandiosa di questo paese, sulle sue chiese e i suoi monasteri, centri culturali, religiosi, ma anche politici e simbolici, per conoscere ciò che abbiamo perduto e ciò che è ancora possibile, e indispensabile, salvare.

Prefazione di Massimo Cacciari

Testi:

Alessandro Bianchi, L’Istituto centrale per il restauro in Kosovo e nell’ex Jugoslavia.

Andrea Catone, Il Kosovo sotto “protettorato” UNIMIK un etnocidio annunciato.

Rosa D’Amico, Sul Crinale tra Occidente e Oriente, l’arte della Serbia del ‘200 come ponte tra culture.

Renato D’Antiga, Stato e Chiesa nella Serbia medioevale.

Tommaso Di Francesco, Voci del Kosovo.

Valentino Pace, Chiese e monasteri in Kosovo, una testimonianza della civilità cristiana in pericolo.

Daniele Senzadonna, Serbi e albanesi in una terra senza stato.

Luana Zanella, Tre giorni in Kosovo.

Recensioni

Formato: 13,5 x 21 cm., Pagine: 264 Illustrato con un sedicesimo a colori, ISBN: 88-89466-07-3 Prezzo: € 21,00

La scoperta dei templi

Scoperta dei templi

Alain Daniélou

Arte ed eros dell’India tradizionale

In quest’opera sono raccolti tre scritti inediti in italiano sull’arte sacra dell’India: il primo colloca l’arte tradizionale nel più ampio contesto della cultura indiana, il secondo si occupa dei templi indù e il terzo introduce al simbolismo delle sculture erotiche.

Con le magnifiche foto di Raimond Bournier

dello stesso autore:

La Via del Labirinto, Ricordi d’Oriente e d’Occidente
Il Tamburo di Shiva
Il giro del mondo nel 1936
La fantasia degli dei e l’avventura umana
La saggezza assassinata, in Il Regno di Giano
Principe Ilango AdigalLa cavigliera d’oro
Aravana AdigalManimekhalai

Statue

Formato: 13,5 x 21 cm., Pagine: 48 illustrato, ISBN: 88-89466-23-0 Prezzo: € 6,00

Il giro del mondo nel 1936

Il giro del mondo nel 1936
Alain Daniélou
L’avventuroso viaggio di Alain Daniélou e Raimond Bournier nel 1936 corredato dai disegni dell’autore e dalle splendide foto di Burnier. Da New York a Hollywood, la scoperta del Giappone, la Cina misteriosa, i bassifondi di Pechino, e…. l’India in roulotte.

Recensioni

Formato: 21 x 21 cm., Pagine: 156 a colori riccamente illustrato, ISBN: 88-89466-20-9 Prezzo: € 30,00

Il tamburo di Shiva

Tamburo di ShivaLe tradizioni musicali dell’India del nord
Alain Daniélou

«La musica dell’India incanta non solo gli uomini ma anche gli animali. Le cerve sono ipnotizzate dai cacciatori con l’ausilio della musica».
Con queste parole Amir Khusru, celebre poeta e musicista turco del XIV secolo, esprime tutta la sua ammirazione per l’evoluta e raffinata musica indiana, che riuscì ad affascinare, oltre agli animali, anche i guerrieri islamici che avevano conquistato il Nord dell’India.

La stesso sentimento di bellezza trascinante e ammaliatrice possiamo provare noi, oggi, quando incontriamo la musica tradizionale indiana, pur così diversa dai nostri modi e dai nostri canoni e così, apparentemente, lontana dal nostro gusto estetico. Come e perché questo succeda ci viene spiegato in questo libro da Alain Daniélou. L’autore mette al servizio di un’esposizione brillante e precisa ad un tempo le sue straordinarie competenze e la profonda conoscenza che aveva della materia.
L’agile testo, che si legge con vero piacere, è così anche una descrizione completa della musica dell’India del Nord della quale sono illustrati i molteplici aspetti, la storia e la leggenda, la teoria, le forme musicali (i diversi raga), i ritmi, le tecniche vocali e strumentali e, infine, i musicisti e i loro strumenti. Il tamburo di Shiva è il primo trattato sulla musica tradizionale indiana, sintetico ma completo, che viene pubblicato in Italia; al rigore espositivo si associa la particolare attenzione che Daniélou consacra alla sensibilità e al gusto del lettore occidentale, la cui “educazione” musicale sembrerebbe essere piuttosto un ostacolo che non un aiuto alla comprensione di una forma d’arte così distante dalla sua cultura.
Tuttavia, come Amir Khusru, anche il “fruitore moderno” può assaporare il fascino della musica indiana e può inebriarsi con la sua bellezza: a questo scopo Daniélou dedica un prezioso capitolo che mira proprio all’educazione del gusto e che insegna “come ascoltare la musica indiana”.

Recensione

Formato: 13,5 x 21 cm., Pagine: 160 illustrato, ISBN: 88-89466-13-8 Prezzo: € 18,00

La Cavigliera d’Oro

cavigliera d'oroIl capolavoro della lettertura Tamil

Noi siamo di Puhar, dove i gigli d’acqua nascondono nel cuore le api laboriose e aprono i petali se vedono un cigno, posato sull’albero in fiore di punnai, credendo sia la luna tra le stelle. 

Lo Shilappadikâram è il capolavoro della letteratura Tamil, attribuito al principe Ilangô Adig (III -V sec).
Nell’antica città di Puhar il giovane e ricco Kovalan, sposo della bella Kannaki, si invaghisce di Madhavi, sensuale cortigiana, disperdendo tutta la sua fortuna Privo di mezzi, assieme alla fedele Kannaki, arriva a Madurai, nel regno di Pandya, dove tenta di vendere la cavigliera d’oro della moglie. Il mercante di preziosi, convinto d’aver di fronte un ladro, lo consegna subito al sovrano. Il re ordina ai suoi di recuperare la cavigliera e fa uccidere Kovalan senza indagare. Kannaki, abbandonata e sola, con la potenza della sua virtù, genera l’incendio di Madurai scatenando sul regno di Pandya l’ira degli dèi.

Tradotto e curato da Alain Daniélou
in collaborazione con R. S. Desikan

Traduzione italiana di Pietro Faiella

parvati

Recensione

 

 

 

 

Formato: 13,5 x 21 cm., Pagine: 238, ISBN: 88-89466-67-4 Prezzo: € 16,00

Il Porto dei Santi

porto dei santiLa storia della Sacra Montagna

Renato D’antiga

In quest’opera, Renato D’Antiga ricostruisce la storia delle reliquie giunte a Venezia dall’Oriente cristiano, raccontando i culti e gli aneddoti che hanno fatto nel Medioevo di Venezia un luogo di pellegrinaggio.

Cosa rappresentano oggi per una città le sue reliquie e, in particolare, quale importanza hanno ancora a Venezia? Questa domanda mi è sorta spontanea leggendo il libro di Renato D’Antiga, che fa seguito alla sua Guida alla Venezia Bizantina.
A prima vista, ad uno sguardo senz’altro condizionato dai tempi, esse sembrerebbero oggetti di culto desueti, che hanno ormai perso molta della loro importanza. Infatti, a dispetto del grande successo di alcuni casi particolari, uno per tutti, quello del Santo, molte reliquie, per ottenere le quali talvolta si combattè a rischio della vita, appaiono ormai dimenticate dagli stessi fedeli.

Complice l’oblio, alcune di esse scompaiono nel silenzio. Senza scandali né denunce: è cosi che Venezia avrebbe perso secondo quanto si apprende dal libro il corpo presunto di sant’Anastasio di Persia, lo zoroastriano divenuto martire cristiano. Poco male, si dirà, in fondo le sue reliquie sono anche a Roma perché, come spesso accade, nei secoli le reliquie si sono moltiplicate per effetto combinato di cupidigia e ingenuità.
Eppure, queste reliquie, che si creda o meno al loro valore taumaturgico e teologico, che siano esse vere o false, sono parte fondamentale del patrimonio spirituale e culturale di Venezia. La storia della Serenissima, qui giustamente ribattezzata dall’autore porto dei santi, lo dimostra: esse furono essenziali per la sua vita spirituale e per la sua autonomia. Senza quel saldo legame con il “Cielo”, che esse garantivano, la Venezia medioevale non sarebbe forse mai potuta divenire una capitale ad immagine del centro del mondo, quale fu per i cristiani. Oggi che Venezia è minacciata dalla marea crescente della memoria persa e travolta dalle masse turistiche inconsapevoli, quali tributi e attenzioni la comunità cristiana e laica riserva alle Sacre reliquie conservate nelle Chiese museo dove sono esibiti e visitati i grandi capolavori dell’ arte?
La breve opera di D’Antiga ripercorre, dalle origini fino ai giorni nostri, la storia delle reliquie che da Oriente furono portate in Laguna. Grazie ad essa il lettore attento potrà riscoprire un’altra Venezia da vivere o da visitare, e magari contribuire alla conservazione di un patrimonio che non appartiene solo alla Chiesa ma alla città tutta.

Luana Zanella
Assessore alla Produzione Culturale Comune di Venezia

San Teodoro

Dello stesso autore:

Luci dal Monte Athos, 2004
Guida alla Venezia Bizantina, 2005
Venezia e l’Islam, santi e infedeli, 2010
Il deserto e l’occidente, 2010
La Venezia nascente, 2012
San Marco, un santo di stato, 2015

Recensione

Formato: 13,5 x 21 cm., Pagine: , ISBN: 88-89466-31-5 Prezzo:

Storia e spiritualità del monte Athos

Storia del monte AthosLa storia della Sacra Montagna

Renato D’antiga

In quest’opera, Renato D’Antiga ricostruisce la storia della Sacra Montagna con un breve scritto sulla preistoria mitica del Monte Athos.

Con un breve scritto sul mito e la “preistoria” della sacra montagna di Lorenzo Casadei

Ed una scheda di Lorella Gratani sulla particolare flora della penisola.

Dello stesso autore:
Luci dal Monte Athos, 2004
Guida alla Venezia Bizantina, 2005
Venezia, Il Porto dei Santi, 2008
Venezia e l’Islam, santi e infedeli, 2010
Il deserto e l’occidente, 2010
La Venezia nascente, 2012
San Marco, un santo di stato, 2015

 

Formato: 13,5 x 21 cm., Pagine: 112, ISBN: 88-89466-22-3 Prezzo: € 12,00