Minimalismo e narratività musicale

Minimalismo e Narrativa

Con questo saggio vengono delineate le principali caratteristiche e peculiarità che garantiscono al minimalismo musicale un suo impe- go versatile e pervasivo nell’ambito della musica per film. A parti- re dall’applicazione della teoria generativa semiotica di Algirdas J. Greimas allo studio della significazione musicale del minimalismo, vengono esaminate varie modalità di interazione tra colonna-sonora e altri codici espressivi che interagiscono con essa nell’ambito della musica applicata.

Giulio Andreetta
Al di là delle definizioni, è musicista e musicologo. È compositore di musica per orchestra e per pianoforte. Concertista, ha vinto nu- merosi premi internazionali sia in qualità di interprete che di com- positore. Affianca l’attività musicale a quella di insegnamento nei licei musicali. Nel 2019 è stata pubblicata una sua raccolta di poesie, dal titolo Non è più tempo di amare. Dello stesso autore in questa collana, Minimalismo e Misticismo.

MINIMALISMO E MISTICISMO

Minimalismo e misticismoMINIMALISMO E MISTICISMO

A partire dalle ricerche del semiologo Algirdas Greimas e del mu- sicologo Heinrich Besseler, con questo breve studio si mette in luce l’esistenza di una categoria semantica, che si è definita ‘mistica’, in rapporto all’ascolto e alla genesi delle composizioni minimaliste. Ci si è serviti inoltre di alcune elaborazioni concettuali del filoso- fo austriaco Ludwig Wittgenstein e del celebre mistico medievale Meister Eckhart. Tali riflessioni sembrano essere dimostrate, inoltre, dalla forte connessione che la musica minimalista, fin dai suoi esor- di, ha sempre intrattenuto con forme musicali lontane dalla tradi- zione occidentale e di solito associate all’ambito mistico.

GIULIO ANDREETTA

al di là delle definizioni, è musicista e musicologo. È compositore di musica per orchestra e per pianoforte. Concertista, ha vinto nu- merosi premi internazionali sia in qualità di interprete che di com- positore. Affianca l’attività musicale a quella di insegnamento nei licei musicali. Nel 2019 è stata pubblicata una sua raccolta di poesie, dal titolo Non è più tempo di amare.

Tarabacli

cover tarabacliCose di case che non vale la pena ricordare

Bruno Damini

illustrazioni di
Gaia Bernasconi

Le Case che non vale la pena ricordare sono quelle che queste Cose hanno ripopolato ad ogni mio nuovo trasloco per confondere i ricordi delle vite precedenti.

 

Tarabàcla s.f. Trabiccolo. Dicesi d’ogni macchina stravagante. V. Taravèli (Masserizziuole, Sferre, Robe vecchie, vecchi arnesi, vecchiume, carabattole) o Tananàj (coso, ordigno, attrezzo, utensile od oggetto altro qualunque, bazzicatura, bazzeccola, ciarpa, ciabatterie, cose vili, vecchie, di poco o nessun conto).

Carlo Malaspina, Vocabolario Parmigiano – Italiano, Parma, Tipografia Carmignani, 1856

Formato: , Pagine: , ISBN: Prezzo:

Il Giro del Mondo in 80 sigari

sigariSigari da Biennale

Paolo Brinis

Fumo con moderazione, certo, un solo sigaro per volta
Mark Twain
Da Winston Churchill a Ernest Hemingway, da Orson Welles a Caterina di Russia. E poi: Lord Brummel, Fidel Castro, Porfirio Rubirosa, Giacomo Casanova e tanti altri. Interviste impossibili per scoprire un mondo, quello dei puros appunto, dalle grandi suggestioni, ma destinato comunque a trasformarsi in fumo e cenere. E per questo, da non prendere troppo sul serio. O forse proprio per questo, ciambella di salvataggio per difendersi dalle onde della vita.

I disegni che impreziosiscono questo librino sono stati realizzati da Riccardo Dalisi. Ha voluto chiamarli Sigari da Biennale, ispirandosi, con la consueta ironia, alle cifre stilistiche di alcuni maestri del passato.

Recensioni

Paolo Brinis. Giornalista professionista, da oltre 20 anni racconta il Nord-est Italia per i notiziari del Gruppo Mediaset: TG4 TG5 Studio Aperto e TGCom24. Fa parte della redazione di News Mediaset, l’agenzia giornalistica diretta da Mario Giordano. Tra i suoi interessi: l’arte contemporanea, forse perché non la capisce, il golf e l’eno-gastronomia.

Fuma sigari cubani molto di rado, ma è comunque affascinato da tutto ciò abbia con loro a che fare. Tanto da scriverne un libro.

Riccardo Dalisi. Architetto e designer di fama internazionale. I suoi lavori sono presenti in molte collezioni private e in prestigiosi musei italiani e stranieri. Dalisi è nato a Potenza ma da sempre vive a Napoli, ed è considerato il pioniere italiano del poor design. Negli anni settanta è tra i fondatori della Global Tools, controscuola di architettura e design che riuniva tutti i gruppi della cosiddetta “architettura radicale”. Nel 1979 Dalisi comincia un originale lavoro di ricerca sulla caffettiera napoletana, in collaborazione con i lattonai partenopei di Rua Catalana. Per questo lavoro, due anni dopo, è stato premiato con il Compasso d’oro. Da sempre impegnato nel sociale, Dalisi ha fondato l’Università di strada, l’associazione Semi di Laboratorio e ha promosso il Premio Compasso di latta, per la ricerca di un design nel segno della decrescita, del sostegno umano e della ecocompatibilità.

Formato: 15 x 21 cm., Pagine: 84 pp. illustrato a colori, ISBN: Prezzo: 12,00

Moto sospeso

moto sospesoFabian

Nel cuore della capitale cubana, sei danzatori, la coreografa Monica Casadei e la fotografa, sono venuti a contatto con le più vivaci realtà di danza contemporanea dell’isola, come la Sezione Danza Moderna y Folklórica dell’ENA – Escuela Nacional de Arte de la Habana e le compagnie Danza Teatro Retazos di Isabel Bustos e Danza Contemporanea de Cuba di Miguel Iglesias Ferrer. Ma il soggiorno cubano è soprattutto un’immersione totale nella realtà quotidiana, nelle casearticulares , nei variopinti cortili e tra le strade affollate, nuovi stimoli artistici e spunti creativi.

Monica Casadei (Premio della critica “Danza&Danza” 2000 come migliore coreografa italiana emergente), laureata in Filosofia a Bologna con la tesi Il Genio del corpo. Platone e la danza , in seguito agli studi di danza in Italia, compie viaggi di perfezionamento in Cina, India (danza Orissi), Inghilterra (danza contemporanea al The Place di Londra). É direttrice artistica del Festival Internazionale Lugo Danza “Corpi Multipli” organizzato da Artemis Danza con la Fondazione Teatro Rossini di Lugo (RA); della rassegna di Parma “La danza del terzo millennio”: coreografie a confronto, in collaborazione con la compagnia Teatro Due, e dal 2005, della stagione di danza del teatro HOP Altrove di Genova. Dal 1998 Artemis Danza è residente presso la Fondaazione Teatro Due di Parma. Ha inoltre curato le coreografie di numerosi spettacoli teratrali e d’opera.

Formato 29 x 24,5 cm. Pagine 136 a colori Prezzo Euro 30,00 ISBN88-89466-18-9

 

Formato: , Pagine: , ISBN: Prezzo: € 30,00

Jazz Gigs

jazzgigsJazz Gigs

Pino Ninfa

quasi a un portfolio di autore.

Non è il classico volume, basta averlo fra le mani, per accorgersi che si tratta di un contenitore, al cui interno sono raccolte 20 stampe 35×50 in singoli fogli per essere usate in modi diversi:da appenderle singolarmente a mantenerle insieme dentro la custodia . Ritratti di Sonny Rollins, Dave Brubeck, Jonn Lewis, Ornette Coleman, Enrico Rava, Paolo Fresu e altri.

Si rivolge agli appassionati di jazz come anche ai bibliofili e ai collezionisti.

Le venti foto sono una selezione tratta da 20 anni del suo lavoro di fotografo ufficiale per vari festival e altre committenze.

Il lavoro di Ninfa, va alla ricerca di tracce e storie che portano a indagare il musicista e ciò che gli sta intorno, collegandosi all’idea che per il fotografo in realtà il palcoscenico dove l’artista si esibisce spesso è il palcoscenico della vita, dove l’artista è davvero se stesso.

Nascono così questi scatti, ogni elemento della scena ha un rapporto preciso e definito con l’atmosfera musicale:dal pubblico.alle luci sul palco,alle ombre sparse qua e la durante una performance, a uno strumento appoggiato in un angolo del palcoscenico in attesa di qualcuno che lo riprenda per ricominciare.

Ikonomachia

ikonomachiaSegni, sogni, simboli. Uno Il falso in B42

Roberto Steve Gobesso

Postfazione di Alessandro Bergonzoni

 

 

Isabelle ha trovato la traccia per raggiungere un luogo misterioso in un falso della Bibbia delle 42 linee di Gutenberg. Su di un taxi diretto ad Alessandria d’Egitto rivela a Riccardo la sua scoperta e lui ora si trova di fronte a un’importante decisione. La rete Internet, un taxi per Fiumicino, la cabina passeggeri di un aereo in volo per El Cairo e i sedili posteriori di un’auto in viaggio per Alessandria d’Egitto. Sono i quattro non-luoghi dove, nell’arco di ventiquattr’ore, si inseguono gli eventi che ridisegnano la vita dei due protagonisti. Un libro d’immagini, dal passato, del presente e forse nel futuro. Un libro di segni e di simboli, alcuni eterni altri effimeri: le icone di un contemporaneo in perenne divenire, stratificato dalle forme che l’uomo è riuscito a produrre per comunicarsi e per comunicare. Le pagine, ricche, coloratissime e surreali, fanno da scenario all’incontro casuale fra Riccardo, un archeologo romano e Isabelle, esperta di manoscritti e volumi antichi.

Recensioni
ROBERTO Steve GOBESSO (1955) vive e lavora a Roma. Fotografo, designer e grafico editorialecura la progettazione per lo STUDIO GHIROTTI GOBESSO ed è specializzato in cartografia storica, infografica e forme di scrittura estremo orientali. Dopo una ricca esperienza come fotografo nel 1980 inizia l’attività di grafico, prima nello studio di Piergiorgio Maoloni poi in proprio, realizzando progetti editoriali con Fratelli Palombi, Giunti – per il mensileArcheologia Viva -, Laterza, Curcio e ManifestoLibri. Nel ‘92 firma il progetto del periodicoLimes – Rivista italiana di geopolitica del Gruppo Editoriale L’Espresso e nel ‘97 del mensileAmericana per Editalia. Nel 2000 disegna il settimanaledi calcio e cultura Rigore. Pratica discipline tradizionali giapponesi, Chado e Shodo, ha esposto opere calligrafiche in mostre collettive in Italia, Svizzera e Corea del Sud.

 

Eye

eyefotografie di Fabian

In queste inedite bellissime immagini di Fabian corpi giovani, flessuosi, pieni di graziosa energia danzano e si librano contro un cielo nitido, terso, luminoso, racchiusi in un doppio “occhio”. L’occhio dell’obiettivo fotografico e l’oculo dell’aerea architettura del ponte di Santiago Calatrava.

LA MOSTRA HA VINTO IL PREMIO SOLE 24 ORE

Motivazione redatta dalla Giuria: “Per la capacità progettuale dimostrata nel creare un efficace punto d’incontro tra realtà aziendale, moda, danza e fotografia, unendo chiari obiettivi di marketing e comunicazione alla volontà di valorizzare le eccellenze culturali del territorio. Da sottolineare la volontà di superare la logica della sponsorizzstabilire una relazione creativa con il mondo della cultura”.

Formato 31,5 x 24,8 cm. Pagine 136 con illustrazioni a colori Prezzo Euro 30,00 ISBN88-89466-24-7