Attraverso l’Etiopia

etiopia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pino Ninfa

Le suggestive fotografie di Pino Ninfa accompagnano un viaggio carico di emozioni in una terra dalle straordinare bellezze e ricchezze. Viaggio che si snoda su tre percorsi:
la Rotta Storica nel corno d’Africa, caratterizzata dal ricco patrimonio culturale ed etnico; la Rotta della solidarietà, dove eccellenti medici e oculisti combattono senza tregua per migliorare la salute e la vista dei piccoli pazienti e infine la Rotta della valle dell’Omo, in un ambiente vario e di forti contasti, soprattutto incontaminato e fuori dai circuiti turistici.
Un appassionato omaggio all’Etiopia, per ritrovare il piacere e il gusto di lasciarsi andare ai posti, al folclore, alla gente.

Formato: 27 x 23,5 cm., Pagine: 120 a colori/cartonato, ISBN: 8889466261 Prezzo: 30,00

Recensioni La via di Paolo e Giovanni

Dal Sole 24 ore

sole24 paolo e giovanni

Dal Giornale di Brescia del 5/04/2008

“Lungo le vie di Giovanni e Paolo per incontrare Gesù Cristo”
di Maurizio Schoepflin

Cinque settimane di viaggio da Bari a Istanbul per raccontare i luoghi della spiritualità orientale, dove San Paolo ha svolto la sua predicazione e San Giovanni ha scritto il quarto Evangelo. Prendendo le mosse da una trasmissione radiofonica andata in onda tutti i giorni, in diretta, dal primo maggio al due giugno 2006, questo volumetto ripercorre fedelmente le cinque settimane di viaggio dal capoluogo pugliese all’antica Bisanzio, durante le quali una diversa coppia di conduttori si è avvicendata al microfono, narrando luoghi, incontri, impressioni e riflessioni.
Sotto gli occhi del lettore scorrono Olimpia e Corinto, Atene e Salonicco, il Monte Athos e l’isola di Patmos, Efeso e Smirne. Dopo il Cammino di Santiago e la Via Francigena, Sergio Valzania, direttore dei programmi di radio Rai, e i suoi collaboratori, tra i quali spicca il noto uomo di spettacolo David Riondino, hanno scelto di andare a oriente, dove sono le radici della nostra civiltà e dove sono germogliati i primi semi della predicazione del Vangelo. Valzania ricorda al lettore che il Dio dei cristiani si sposta di frequente, ama cambiare luogo e spesso sceglie il deserto per incontrare gli uomini.
Abramo, il padre della fede, compì una lunga migrazione; Mosé guidò l’Esodo; Gesù Cristo si fece itinerante per proclamare la Buona Novella. Mettersi in cammino diventa dunque una condizione privilegiata per entrare in relazione con il Signore, seguendo le tracce di uomini come Giovanni e Paolo che si posero alla sequela di Cristo fino all’ultimo giorno della loro vita.

La via di Paolo e Giovanni

La via di Paolo e GiovanniDa un programma della direzione di Radio Rai 3

La Via di Paolo e Giovanni ripercorre, con molteplici foto a colori, il viaggio raccontato nel corso della trasmissione radiofonica itinerante andata in onda dal 1 maggio al 2 giugno 2006, su Rai Radio3.

 

 

 

Da Bari a Istanbul, passando dalle Meteore, dal Monte Athos e navigando su una barca della Marina Militare da Kavala alla Turchia, Cinque tappe raccontate da una coppia di conduttori:

I giornalisti Paola Scarsi e Sergio Valzania (direttore dei programmi di Radio Rai) hanno attraversato Bari Patrasso Olympia, Mistras, Corinto e Atene;

La sceneggiatrice Linda Brunetta, e il giornalista Alessandro Cannavó, hanno attraversato Atene, Kalambaka, le Meteore e Salonicco;

L’attore David Riondino, e lo scrittore Giorgio Montefoschi, hanno attraversato Ouranopoli, il Monte Athos, Filippi e Kavala;

La giornalista Stefania Scateni e Sergio Valzania, hanno attraversato Kavala (4 giorni di navigazione sulla barca della Marina Militare Orsa Maggiore), Chios, Patmos e Kusadasi;

Infine il giornalista Antonio Bozzo, e Lorenzo Sganzini, (direttore Rete Due Radio Svizzera in lingua italiana) hanno attraversato Efeso, Selcuk, Smirne e Istanbul (incontro col Patriarca Ortodosso).

Recensioni

Formato: 11 x 27 cm., Pagine: 160 a colori, ISBN: 8889466162 Prezzo: 12,80

Tarabacli

cover tarabacliCose di case che non vale la pena ricordare

Bruno Damini

illustrazioni di
Gaia Bernasconi

Le Case che non vale la pena ricordare sono quelle che queste Cose hanno ripopolato ad ogni mio nuovo trasloco per confondere i ricordi delle vite precedenti.

 

Tarabàcla s.f. Trabiccolo. Dicesi d’ogni macchina stravagante. V. Taravèli (Masserizziuole, Sferre, Robe vecchie, vecchi arnesi, vecchiume, carabattole) o Tananàj (coso, ordigno, attrezzo, utensile od oggetto altro qualunque, bazzicatura, bazzeccola, ciarpa, ciabatterie, cose vili, vecchie, di poco o nessun conto).

Carlo Malaspina, Vocabolario Parmigiano – Italiano, Parma, Tipografia Carmignani, 1856

Formato: , Pagine: , ISBN: Prezzo:

Recensioni Il Giro del Mondo in 80 sigari

Da Gusto tabacco del 17/7/2013

Il libro contiene storie e aneddoti di personaggi famosi della nostra storia che hanno amato il mondo del tabacco e del sigaro. Un viaggio di fantasia tra paesi e personaggi, sulle tracce di chi con i sigari ha condiviso passioni, intrighi, ironia e il piacere della vita. Interviste immaginarie, ma basate su dichiarazioni, episodi e circostanze reali dei protagonisti, alla scoperta di un mondo « che non è mai da prendere troppo sul serio », perchè destinato comunque a finire in cenere.
C’è chi racconta che senza i sigari Hemingway non avrebbe mai iniziato a scrivere “Il vecchio e il mare”, e l’autore Brinis lo fa spiegare direttamente proprio dal grande scrittore che visse per frequenti periodi in Italia nel Veneto. Il grande Heminway dice: “ Bagnavo con la saliva la punta del puro, poi tagliavo l’estremo e usavo solo fiammiferi di legno. Mai i cerini, che sono troppo corti e meno che meno l’accendino. Mai troppo lentamente, mai troppo in velocità ”. E conclude: “ La sigaretta è una nevrosi, il sigaro un amico ”. Nello scritto è anche ricordata una simpatica scena in cui Mike Bongiorno consigliava come conservare i sigari nell’humidor e anche come Casanova paragonava il sigaro alla sua più grande passione: le donne! “ Si palpeggia come il seno di una cortigiana. Se ne sente la freschezza, oppure se ne apprezza la stagionatura. E’ come l’amore, deve durare a lungo. Un gioco di sguardi, un cenno di intesa, il desiderio che cresce. Un leggero contatto con le papille gustative della lingua. Poi… ”
Insomma, un libro simpatico e coinvolgente che non dovrebbe mancare tra gli appassionati di lento fumo! Buona lettura.

Dal Tgcom del 19/7/2013

Un viaggio di fantasia, a bordo di una immaginaria mongolfiera, sulla quale salgono di volta in volta, per parlare anche ma non solo di sigari, una serie di personaggi illustri

Un combustibile sentimentale della vita” lo definì un diplomatico cubano, e forse è proprio questo che chiediamo di essere, prima di tutto, ad un sigaro. Mark Twain invece diceva: Fumo con moderazione, certo, un solo sigaro per volta. Se ne trovano molti di aforismi ed aneddoti simili, nelle pagine di questo libro, edito da CasadeiLibri e scritto dal giornalista televisivo Paolo Brinis, dal curioso titolo: “Il giro del mondo in 80 sigari”.

Perché da sempre, il sigaro vuol dire passioni e polemiche, fascino ed intrigo, ironia e sottili piaceri della vita. Non a caso, lo fumano e lo hanno fumato, nel corso dei secoli, i principali protagonisti della politica e dello spettacolo, dell’arte e della letteratura. Uomini, ma anche donne. Scrittori, poeti, giornalisti, condottieri, statisti trovano nel sigaro un compagno fedele, sempre pronto ad interpretare il ruolo che, di volta in volta, gli viene richiesto. Nella consapevolezza che comunque il fumo nuoce alla salute, è questo un librino, impreziosito dai disegni di Riccardo Dalisi, che non vuole avere nessun scopo didattico. Non c’è nemmeno una trama vera e propria. E’ piuttosto un viaggio di fantasia, a bordo di una immaginaria mongolfiera, nella quale saliranno di volta in volta, per parlare anche ma non solo di sigari, una serie di personaggi illustri, del presente e del passato. Da Winston Churchill a Ernest Hemingway, da Orson Welles a Caterina di Russia. E poi: Lord Brummel, Fidel Castro, Porfirio Rubirosa, Groucho Marx e tanti altri. Viene proposto anche un diverte dialogo con Sir Phileas Fogg, il protagonista verniano del Giro del Mondo in 80 giorni. Interviste impossibili ma verosimili, che fanno riferimento anche a dichiarazioni, episodi e circostanze reali, per scoprire un mondo, quello dei puros appunto, dalle grandi suggestioni, ma destinato comunque a trasformarsi in fumo e cenere. E per questo, da non prendere troppo sul serio. O forse proprio per questo, ciambella di salvataggio per difendersi dalle onde della vita.

Il Giro del Mondo in 80 sigari

sigariSigari da Biennale

Paolo Brinis

Fumo con moderazione, certo, un solo sigaro per volta
Mark Twain
Da Winston Churchill a Ernest Hemingway, da Orson Welles a Caterina di Russia. E poi: Lord Brummel, Fidel Castro, Porfirio Rubirosa, Giacomo Casanova e tanti altri. Interviste impossibili per scoprire un mondo, quello dei puros appunto, dalle grandi suggestioni, ma destinato comunque a trasformarsi in fumo e cenere. E per questo, da non prendere troppo sul serio. O forse proprio per questo, ciambella di salvataggio per difendersi dalle onde della vita.

I disegni che impreziosiscono questo librino sono stati realizzati da Riccardo Dalisi. Ha voluto chiamarli Sigari da Biennale, ispirandosi, con la consueta ironia, alle cifre stilistiche di alcuni maestri del passato.

Recensioni

Paolo Brinis. Giornalista professionista, da oltre 20 anni racconta il Nord-est Italia per i notiziari del Gruppo Mediaset: TG4 TG5 Studio Aperto e TGCom24. Fa parte della redazione di News Mediaset, l’agenzia giornalistica diretta da Mario Giordano. Tra i suoi interessi: l’arte contemporanea, forse perché non la capisce, il golf e l’eno-gastronomia.

Fuma sigari cubani molto di rado, ma è comunque affascinato da tutto ciò abbia con loro a che fare. Tanto da scriverne un libro.

Riccardo Dalisi. Architetto e designer di fama internazionale. I suoi lavori sono presenti in molte collezioni private e in prestigiosi musei italiani e stranieri. Dalisi è nato a Potenza ma da sempre vive a Napoli, ed è considerato il pioniere italiano del poor design. Negli anni settanta è tra i fondatori della Global Tools, controscuola di architettura e design che riuniva tutti i gruppi della cosiddetta “architettura radicale”. Nel 1979 Dalisi comincia un originale lavoro di ricerca sulla caffettiera napoletana, in collaborazione con i lattonai partenopei di Rua Catalana. Per questo lavoro, due anni dopo, è stato premiato con il Compasso d’oro. Da sempre impegnato nel sociale, Dalisi ha fondato l’Università di strada, l’associazione Semi di Laboratorio e ha promosso il Premio Compasso di latta, per la ricerca di un design nel segno della decrescita, del sostegno umano e della ecocompatibilità.

Formato: 15 x 21 cm., Pagine: 84 pp. illustrato a colori, ISBN: Prezzo: 12,00

Moto sospeso

moto sospesoFabian

Nel cuore della capitale cubana, sei danzatori, la coreografa Monica Casadei e la fotografa, sono venuti a contatto con le più vivaci realtà di danza contemporanea dell’isola, come la Sezione Danza Moderna y Folklórica dell’ENA – Escuela Nacional de Arte de la Habana e le compagnie Danza Teatro Retazos di Isabel Bustos e Danza Contemporanea de Cuba di Miguel Iglesias Ferrer. Ma il soggiorno cubano è soprattutto un’immersione totale nella realtà quotidiana, nelle casearticulares , nei variopinti cortili e tra le strade affollate, nuovi stimoli artistici e spunti creativi.

Monica Casadei (Premio della critica “Danza&Danza” 2000 come migliore coreografa italiana emergente), laureata in Filosofia a Bologna con la tesi Il Genio del corpo. Platone e la danza , in seguito agli studi di danza in Italia, compie viaggi di perfezionamento in Cina, India (danza Orissi), Inghilterra (danza contemporanea al The Place di Londra). É direttrice artistica del Festival Internazionale Lugo Danza “Corpi Multipli” organizzato da Artemis Danza con la Fondazione Teatro Rossini di Lugo (RA); della rassegna di Parma “La danza del terzo millennio”: coreografie a confronto, in collaborazione con la compagnia Teatro Due, e dal 2005, della stagione di danza del teatro HOP Altrove di Genova. Dal 1998 Artemis Danza è residente presso la Fondaazione Teatro Due di Parma. Ha inoltre curato le coreografie di numerosi spettacoli teratrali e d’opera.

Formato 29 x 24,5 cm. Pagine 136 a colori Prezzo Euro 30,00 ISBN88-89466-18-9

 

Formato: , Pagine: , ISBN: Prezzo: € 30,00

Ananda Kentish Coomaraswamy

Ananda Kentish Coomaraswamy (Colombo, 22 agosto 1877 – Needham, 9 settembre 1947) è giustamente considerato uno dei principali studiosi dell’arte indiana e, più in genere, del simbolismo tradizionale. Uomo di straordinaria erudizione in oltre mille scritti, pubblicati tra il 1904 e il 1947, ha indagato svariati aspetti delle arti, dei mestieri e dei riti tradizionali svelandone i profondi signifiati metafisici facendo sempre ricorso una accurata analisi filologica dei testi e delle opere artistiche.
La sua concezione rigorosamente dell’arte d’Oriente e d’Occidente, esclude il puro compiacimento estetico, sensoriale.
In italiano sono stati pubblicati numerosi suoi lavori tra i quali ricordiamo:

(con Suor Nivedita) Miti dell’India e del Buddhismo,  1927
Induismo e buddismo, Milano, 1973,
Sapienza orientale e cultura occidentale, 1975
La trasfigurazione della natura nell’arte, 1976;  2007
Come interpretare un’opera d’arte, 1977
Introduzione all’arte e alla mitologia dell’India, 1984
Il grande brivido. Saggi di simbolica e arte,  1987
Aforismi, Roma, 1988
La vita e l’opera di Sakyamuny Buddha, 1992
Buddha e la dottrina del buddhismo, 1994
Tempo ed eternità, 1996; 2013
La danza di Śiva: arte e civiltà dell’India, 1997
La dottrina del sacrificio, 2004
L’ albero, la ruota, il loto. Elementi di iconografia buddhista, 2009
La danza di Śiva, 2011

Ripartire dalla Comunità

Ripartire dalla comunitàL’Italia tra crisi e post-democrazia

Emma Augusta Serbelloni
Ora, in pieno inverno recessivo, dimenticato il tempo in cui il marketing e non l’usura consumava i nostri abiti, dopo aver inghiottito calorie in eccesso e conosciuto un’ipocondria
sociale, vediamo i limiti del mondo quantificato.
L’Italia al temine della notte non sarà più la stessa. Nessun Paese dopo cinque anni di recessione sistemica può resistere. Quanto ancora si potrà andare avanti così? Il nuovo ordine sociale, la post-democrazia (la democrazia senza popolo), è sempre più volto ad amministrare la depressione, cioè a contenere l’instabilità e gli effetti distruttivi
dell’accelerazione delle crisi o, a nostro parere, del loro carattere permanente.Oppure, detto con semplicità, a garantire la pace sociale di fronte a quell’inesorabile slittamento verso condizioni di estesa precarietà aperte dai processi di disoccupazione di massa e di esclusione dei più dalle scelte decisive.Di fronte al male nostrum e alla generale consunzione delle democrazie, sempre più prive di manutenzione concettuale, opponiamo la forza coesiva della comunità civile, oggi rappresentata dai diritti del particolare invocati anche dall’aspettativa di una razionalizzazione
di tipo federalistico del nostro vivere insieme

Formato: 13,5×21 cm., Pagine: 140, ISBN: 9788889466537 Prezzo: € 13,00