Recensione Storia di un Kappa

Da Le monde diplomatique,
mensile supplemento de “Il Manifesto” aprile 2007

Messaggeri d’Oriente
di Arianna Di Genova

La giovane Casa editrice CasadeiLibri propone due leggende giapponesi con il testo di Takashi Yoichi e i disegni di Saito Hiroyuki, noto pittore e illustratore per ragazzi morto ormai vent’anni fa, celebre soprattutto per le tavole con cui ha aiutato i bambini del suo paese ad affrontare il difficile dopoguerra segnato da Hiroshima e Nagasaki.
Storia di un Kappa permette di scoprire i folletti dei fiumi o degli ambienti acquatici giapponesi, personaggi assai popolari nei racconti orali e negli scrittirisalenti al IV secolo d.C. Sono una specie di spiriti che vagano tra cielo e terra, di età millenaria anche se sembrano bambini di cinque anni, esseri nomadici dai caratteri vagamente antropomorfici, pronti a viggiare in tondo per il cosmo dando vita a disparate avventure. Qui si narra il risveglio di Kyusembo che partorisce settecento kappa e riconsegna la terra ai contadini che l’avevano arata.
Ad accompagnare i folletti ch nuotano c’è anche un bel Demone Blu (l’altra pubblicazione di CasadeiLibri, 15 euro) che presenta ai piccoli lettori un’altra figura immancabile del Sol Levante, quella dell’ “oni” demone un tempo terrificante ora placato e benevolo verso gli uomini (lo stesso che si trova in molte anime, i fumetti nipponici, o nei film di Hayao Miyazaki). I due volumetti viaggiano benissimo assieme, per una full immersion in una mitologia che rielabora temi cinesi e giapponesi.

Dal sito “Rivistaonline”

di Alessio Lana

In un giorno di un’epoca imprecisata, in fondo al mare si generò una creatura piccola che iniziò a nuotare, moltiplicandosi di anno in anno fino a creare una vera popolazione, ben settecento esserini tutti uguali. Usciti dal mare ebbero a che fare col perfido signore di un regno giapponese e lo sconfissero con un geniale espediente che uccise il signore e rese liberi i suoi schiavi.
Questo esserino prende il nome di Kappa o Gawappa ed è una delle figure più celebri del folklore giapponese; una sorta di tartaruga dal becco d’anatra al quale sono stati dedicati cartoni animati e videogiochi, un mostriciattolo che per fama eguaglia altre icone nipponiche come ad esempio Hello-Kitty.
Le parole di Takashi Yoichi e gli acquerelli di Saito Hiroyuki reinterpretano questo personaggio mitico attingendo dal folklore locale per aggiungere un nuovo tassello alle tante storie che lo vedono protagonista.
L’editore CasadeiLibri pubblica questa storia degli anni ‘ 70 in un libro che miscela una storia delicata, fanciullesca, degli acquerelli che appagano l’occhio ed un saggio preciso ed esaustivo che ripercorre le diverse interpretazioni e rappresentazioni iconografiche del Kappa che si sono succedute nei tempi e nelle diverse regioni giapponesi: dalle antiche leggende fino agli odierni manga, passando per le opere del famoso pittore Hokusai. Potremo così avvicinarci ulteriormente ad una cultura ancora troppo lontana e di cui spesso conosciamo solo il lato superficiale.