Bronislaw Baczko nasce a Varsavia, il 13 giugno 1924. A seguito dei drammatici eventi della guerra lascia, con la sua famiglia, la città. Trascorre due anni in Unione Sovietica, in un kolchoz , raggiunge poi l’armata del partito comunista polacco e, come ufficiale dell’Armata polacca, ritorna nel 1944 a Varsavia, dove completa gli studi. Nel 1952 è docente all’Università di Varsavia ed esponente di punta del marxismo polacco. E’un professore seguito con fedeltà dai suoi studenti, uno studioso che si addentra, a partire dagli studi su Rousseau, nelle problematiche del XVIII° secolo e del periodo rivoluzionario di cui diventerà uno dei maggiori esperti a livello mondiale.
La sua attività di intellettuale si intreccia alle vicende politiche della Polonia; rigore e coerenza, la difesa della libertà d’opinione, della legalità, lo porteranno a un duro scontro con il POUP (Partito Operaio Unificato Polacco). Nel 1968 viene interdetto. Espulso dal partito gli viene impedito di insegnare, di pubblicare, ed è costretto all’esilio. In Francia prima, a Ginevra poi, Baczko prosegue il suo percorso intellettuale e umano. Pubblica testi importanti sull’Utopia, sulla Rivoluzione Francese, di cui indaga i risvolti legati all’immaginario sociale, sulla pedagogia rivoluzionaria. Prosegue la sua attività di Professore all’Università di Ginevra, dove vive tutt’ora. La sua ultima fatica è recente: Politiques de la Révolution française , edito da Gallimard, è stato dato alle stampe nel 2008.